mercoledì 3 luglio 2013

Sosta in abbazia

Da alcuni anni, molte persone, pur con motivazioni diverse, bussano alle porte di conventi, abbazie, monasteri, per un breve periodo di sosta, in cerca di riposo, per un riordino psicologico e morale della propria vita, per un'esperienza di forte spiritualità ecc.

Il contatto con l'arte, la storia, la preghiera, la natura incontaminata, ove le ore e le giornate scorrono lente, ritmate dalla campana e cullate dalle note dei canti liturgici favorisce la "quiete dell'anima".
Il silenzio permette di ascoltare il vento, sentire il profumo dei prati, rientrare in sé stessi rivivendo progetti e ricordi lontani. riappropriandosi della forte energia dei sogni.


Ecco: le ferie dovrebbero ispirarsi all'antico concetto di otium che avevano i romani, quello amatissimo da Cicerone e Cassiodoro: un silenzio operativo e creativo, che equivale alla serenità monastica.

Un breve periodo di sosta in ambiente monastico per riposare il corpo e ritemprare lo spirito   può essere un'esperienza interessante e utile di ferie alternative per singoli o in gruppo.

Buona estate a tutti e anche ... a me!

                                                                                ( dalla rivista "Jesus", giugno 2013)

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